Caos Milan, investitori arabi alla finestra e Marco Fassone nel mirino. Ma tutto dipende da Yonghong Li.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, il Milan sarebbe ancora oggetto del desiderio della cordata araba, pronta a inserirsi ai vertici della società qualora l’attuale presidente Yonghong Li non riuscisse a risanare il debito contratto con il Fondo Elliott. Di certo la posizione dell’UEFA e i risultati sportivi non sembrano favorire la ricerca di società disposte a rifinanziare il club di via Aldo Rossi.
Gli arabi attendono
La cordata araba interessata al Milan, secondo quanto riportato da Londra, sarebbe in attesa di nuovi risvolti e soprattutto di notizie da parte di mister Li. Qualora l’attuale presidente rossonero dovesse decidere di cedere la mano o aprire la porta all’ingresso di nuovi soci, gli investitori sarebbero pronti a intervenire a patto che venga effettuato un rinnovo dirigenziale. Nel mirino sarebbe infatti finito Marco Fassone, il massimo esponente e l’uomo immagine del Milan made in China e dunque primo responsabile del fallimento sportivo della squadra.
Il Milan ha bisogno di una scossa
Sembra evidente che il Milan abbia bisogno di una scossa per provare a non rimpiangere gli ultimi anni dell’era Berlusconi. Il cambio panchina non ha prodotto i risultati sperati e la squadra è finito nel mirino dell critiche (pesanti) dei tifosi e della stampa. Persa anche la dignità sul campo del Verona, il Diavolo è definitivamente in crisi.